[23/11/2009] Ci sono volute sette giornate di campionato in Italia prima di ritrovare Siena sola al comando. Nelle prime sei, infatti, Avellino era riuscita a tener testa ai tri-campioni d’Italia. Ma il 7 è stato fatidico per gli irpini che a Bologna contro la Virtus sono stati ridimensionati proprio alla vigilia del match della prossima settimana che li vedrà ospitare il Montepaschi. Nessuno scontro al vertice dunque la prossima domenica anche se, a dir la verità, chi uscirà vincitore potrà godersi il titolo di primo in classifica.
Qualche perplessità, però, sul fatto che Siena possa perdere, in tutta onestà l’abbiamo. I biancoverdi visti domenica sono stati addirittura impressionanti. Hanno iniziato il secondo tempo sul 40-38 ed in soli 6’30” hanno piazzato il break decisivo alla gara imponendo un ritmo difensivo da schiacciasassi. 13-0 di parziale che, considerando anche l’ultima tripla del primo tempo, fa 16-0 aperto prima della schiacciata di Minard che ha fatto seguito ad una schiacciata sbagliata di Eze che forse avrebbe chiuso anzitempo il match. Parziale fatto da due soli canestri su azione e ben 9 tiri liberi segnati. I tiri liberi, la gioia degli allenatori quando i giocatori li mettono a segno.
Siena, seppur apparentemente concentrata più sull’Euroleague che sul campionato, in Italia fa paura a chiunque. Mette quasi in soggezione gli avversari che non possono che alzare bandiera bianca alla prima accelerazione.
Sette giornate anche per registrare il primo strappo in fondo alla classifica con Ferrara che, grazie alla sofferta vittoria su Napoli (che sta cercando di assomigliare sempre più ad una squadra) mette quattro punti fra sé ed il penultimo posto di Pesaro. Pesaro, una piazza storica del basket italiano. Una squadra che ha maledettamente sentito l’assenza in avvio di stagione di Eric Williams e non è riuscita ancora a raccogliere nessun successo. In riva all’adriatico devono aver pazienza perché una squadra con quell’asse play-pivot non può non raccogliere punti. Probabilmente, però, il calendario non ama i pesaresi perché proprio nel momento del bisogno ha messo loro di fronte il derby a Montegranaro e, la prossima settimana, la trasferta di Milano. Dovranno stringere i denti perché il loro campionato potrebbe iniziare solamente il 6 dicembre in casa con Cremona.
Proprio l’avvio di gara a Montegranaro è stato decisivo ai fini del risultato finale anche se, ad onor del vero, Pesaro è riuscita poi a rientrare in partita. Fondamentali le 10 palle perse in avvio ed i 15 punti di Marquinhos nei primi 9’.
Seconda sconfitta consecutiva per la Cantù che veniva da quattro vittorie in fila e, di conseguenza, vittoria di una Biella rimaneggiata capace di mettere in campo Chessa sin dal primo minuto e di far esordire Maggiotto appena arrivato.
Treviso perde in casa con una Varese trascinata dalla grande prova di Thomas e Milano vince a Teramo dove Poeta non sembra riuscir a tornare ad essere brillante come lo scorso anno.
Infine, altra vittoria per la Caserta di Sacripanti. Squadra frizzante, bella da vedere, un po’ pazza ma altamente divertente e ricca di talento. Bowers, Ere e Jones formano un trio di giocatori di indiscusso valore che valgono il terzo posto in classifica con Biella e Virtus Bologna.